Come si diventa un Astronauta?

In tanti si saranno chiesti almeno una volta nella propria vita come si fa a diventare un astronauta (o cosmonauta).

L’astronauta è un mestiere per pochi; richiede un anno di selezioni e quattro di addestramento, ma è uno dei più affascinanti e innovativi e ancora oggi rimane uno dei sogni più gettonati tra i bambini.

Prerequisiti

Per prima cosa per poter aspirare a diventare un astronauta bisogna essere cittadini di una Nazione con un programma spaziale e un’agenzia in grado di mandare l’uomo nello spazio. Tra queste troviamo USA, Cina, Russia e tutta la Comunità Europea.

Si devono poi soddisfare alcuni requisiti fisici: per l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) si deve avere un’altezza compresa tra 153 e 190 cm, con un’età compresa fra 27 e 37 anni, mentre per la NASA fra 156 e 190,5 cm, senza limiti di età. Ovviamente il limiti di età si riferiscono ai limiti per l’accesso nel programma di addestramento, mentre si potrà andare nello spazio anche ad età più avanzate.

Oltre ai limiti già descritti si deve anche superare l’esame di idoneità fisica a pieni voti, per esempio si deve possedere un’acutezza visiva, sia da lontano che da vicino, di 10/10 per ciascun occhio (con o senza correzione).

Superate le condizioni fisiche si deve tenere conto della lingua: per diventare un astronauta è obbligatorio parlare un inglese perfetto, perché è la lingua che si usa nello spazio e in campo scientifico. La lingua più importante dopo l’inglese è il russo, altra lingua molto parlata nello spazio, in quanto spesso sono presenti a bordo della ISS (stazione spaziale internazionale) astronauti russi (cosmonauti). Ovviamente chi conosce perfettamente entrambe le lingue è avvantaggiato durante le selezioni.

Inoltre, sembrerà strano, ma per diventare un astronauta si deve saper nuotare molto bene. Infatti una parte dell’addestramento si svolgerà sott’acqua e per questo è richiesto anche un brevetto da sub.

Gli studi

Anche gli studi sono molto importanti per poter accedere al programma di addestramento.

In particolare è avvantaggiato chi ha preso voti molto alti fin dalle scuole medie. Le materie fondamentali sono ovviamente matematica, fisica e chimica.

Una volta finite le scuole superiori esistono due strade da intraprendere, infatti gli astronauti si dividono tecnicamente in due categorie: i piloti e gli scienziati.

Per i primi la carriera militare è quasi obbligatoria (sono infatti richieste almeno mille ore di volo), mentre per i cosiddetti “specialisti di missione” si può essere anche “semplici” civili. Avere un brevetto da pilota privato, in questo caso, offre comunque più chance rispetto a chi non lo possiede.

Nel caso della carriera militare l’obiettivo finale è quello di essere il miglior pilota, meglio se collaudatore, perché si potrà fare molta esperienza di volo con velivoli sperimentali.

Qualsiasi strada venga intrapresa sarà comunque obbligatoria una laurea in una disciplina scientifica.

Candidarsi

Candidarsi è semplice.

I civili, negli Stati Uniti, devono compilare un modulo disponibile sul sito del governo americano, mentre i militari in servizio attivo devono inoltrare domanda al loro diretto superiore (oltre a compilare il modulo online).

Per diventare, invece, astronauti dell’ESA è necessario vincere un concorso pubblico, che viene indetto circa ogni cinque anni ed è aperto a tutti i cittadini degli stati membri.

L’addestramento a Terra, che l’ESA svolge a Colonia e la NASA a Houston, nel Jhonson Space Center, è fondamentale per imparare a gestire qualunque emergenza in orbita: per le avarie “previste” esistono specifiche procedure, ma è in quelle imprevedibili che emerge l’utilità della preparazione ricevuta.

Ovviamente per diventare un astronauta non basterà portare a termine l’addestramento, ma si dovrà essere selezionati fra tutti coloro che superano i quattro anni di apprendimento; la concorrenza è spietata e per diventare astronauti si deve primeggiare in tutti i campi.